ʾaklāsyā
churchen (see also the comment below)
ወበ፲፡ ወ፱ዓመተ፡ መንግሥቱ፡
ለዘርአ፡ ያዕቆብ፡ መፍቀሬ፡ እግዚአብሔር፡ ርቱዐ፡ ሃይማኖት፡ ለአክላስያ፡ ፀሐያ፡ ወለኢትዮጵያ፡ ዕበያ፡ ነቢይ፡ ወሐዋርያ፡
ለባሕረ፡ ኦሪት፡ ቀላያ፡ ለሐሊበ፡ ወንጌል፡ ዘይሰትያ፡ ወይረውያ፡ ‘
E nel 19esimo anno di regno di
Zarʾa Yāʿqob, amante del Signore, ortodosso, sole della Chiesa e grandezza
dell’Etiopia (Ityoṗyā), profeta e apostolo, che beve e si disseta
dell’abisso del mare della Orit e del latte del Vangelo,it’
63 I l. 28–31 (ed.), 52 l. 7–10 (tr.)
(‘Aklāsyā «Chiesa». Finora non attestato in geʿez, ma evidentemente da ricondurre
al Greco
ἐκκλησία che è passato in geʿez nella
forma
አቅሌ" o
አቅለ" (
35), ma la alternanza è comunemente riscontrabile in
arabo cristiano, si veda p.e. in
12 ’klīrs < κλῆρος, e p.
11 ’qlīrs < κλῆρος. Rima in -yā.’
52
n. 133)