barbāros ወአልቦ፡ ወሰነ፡ ወኢዐቅመ፡ እስከ፡ በርባሮስ ʻ
non ha confini né limiti fino alle profondità infiniteit’
1 l. 8 (ed.),
1, l. 6 (tr.) አልቦ፡ ወሰን፡ ወኢዐቅመ፡ እስከ፡ በርባሮስ፡ ይፀብት፡ ወይትዐደው፡ መትሕተ፡ ታሕቲት። ‘
Non c’è confine né misura, nuota fino al bärbaros e oltrepassa le profondità più estremeit’
80 (160) l. 5-6 (ed.); 81 (161) l. 8-9 (tr.) (ʻLa voce «bärbaros»
103 non appare in
. Secondo la cosmologia che si legge nei commenti all’anafora mariana Eructavit «bärbaros» appartiene all’elemento natural terra e sarebbe il luogo oscuro che dà origine alle tenebre, cf.
261,
286 dice che «bärbaros» è una voragine enorme, per
883, un deserto sterile, senza piante. Se trata probabilmente di una deformazione di tartaros greco o copto veicolati dall’arabo, con la confusione fra t e b per assenza di punti diacritici.ʼ
81 (161) n. 8)
Leslau
በርባኖስ፡ barbāros (
*,
) ʻdeep and wide hole, the pit, infernoʼ
103a